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L' ALTRA ATTIVITÀ

E a lezione di ceramica creano i cartelli in braille


«Le piastrelle in ceramica del percorso botanico le abbiamo fatte noi» rivela orgogliosa Franca Bernardi, mentre modella alcune foglie di ciliegio con l' impasto grigio. Sul tavolo da lavoro, a portata di mano, c' è il modello vero da emulare che di tanto in tanto sfiora. A portata di mano perchè gli allievi del corso di ceramica di Nicoletta Sauve, da cinque anni, sono tutti non vedenti dell' Unione Italiana Ciechi. Tre lezioni a settimana di tre ore ciascuno per modellare, creare, liberare la fantasia con la creta: «Insegno anche la lavorazione del gesso e la pittura, che per loro è particolarmente difficile - spiega Nicoletta Sauve - ma alcuni allievi riescono persino ad usare gli "ingobbi", cioè colori da preparare miscelando le polveri». C' è perfino chi si diverte molto «a modellare piccoli gruppi di personaggi, volti o animali», come confessa Franca: «ho quasi finito un caimano da mettere nel laghetto, qui in giardino». Sul fondo della sala sono esposte alcune creazioni. «La soddisfazione più grande? - aggiunge Rossella - fare cose che i vedenti pensano non siamo in grado di fare».
Testa Silvia
Pagina 17
(28 aprile 2006) - Corriere della Sera